Ritrovo parcherggio Corradini (ex Conad) ore 6.20, partenza ore 6:30.
· Difficoltà: E
· Dislivello: 752 m
· Lunghezza: 10,5 km
· Quota massima: 1527 m
· Tempi: 4 ore
· Tipo di escursione: ad anello
· Luogo di partenza: centro Camporovere,
· Ora di partenza: 8:30
· Accompagnatore locale: Lino Re cell. 3290040490
· Esperto: Ugo Scortegagna
· Cartografia: Sezioni Vicentine del CAI/Altopiano di Asiago fg. n°2 Nord
Organizzatore
Elio Antoniazzi -
334 220 3016
Gita Sezionale con trasporto gratuito per i soci che viaggiano in pullmino.
Programma della giornata:
dalle ore 8:00 alle ore 9:00 - inizio escursioni; il luogo e l’orario di partenza di ogni percorso, l’itinerario, la difficoltà, le caratteristiche sono riportati nella brochure allegata;
dalle ore 13:00 alle ore 14:30 - ritrovo presso il Forte Interrotto e momento conviviale comune: pane, soppressa e formaggio, acqua e vino saranno offerti dal CAI Veneto, mentre per i dolci ci rimettiamo all’iniziativa delle sezioni.
Il Forte Interrotto è raggiungibile in auto (coordinate 45.89716 – 11.4808, 45°53’50 N – 11°28’57” E); vi si arriva dal centro di Camporovere (Asiago) prendendo Via Monte Interrotto (tabella), strada dapprima asfaltata e poi a fondo naturale (totale km 2,900; lungo la strada vi saranno delle aree riservate ai parcheggi delle auto; i pullman devono essere parcheggiati esclusivamente a Camporovere; per i loro occupanti funzionerà un servizio di navetta;
Attenzione! In caso di tempo incerto il ritrovo di fine escursione verrà effettuato presso la struttura polifunzionale di Canove; questa variazione verrà confermata nella mattinata del 17 settembre dagli accompagnatori delle escursioni a tutti i gruppi partecipanti.
ore 15:00 - saluto ai partecipanti da parte delle Autorità presenti
ore 15:00 - Concerto dei cori “Amici dell’Obante” e “Coro CAI Belluno”
ore 17:00 - fine della manifestazione
Per dare più visibilità alla partecipazione, si raccomanda a tutte le sezioni partecipanti di portare il proprio gagliardetto.
La nostra Sezione ha scelto il percorso 4: FORTE INTERROTTO E LOC. MÒSCIAG
Escursione
Questo sentiero è interessante ed importante sotto il profilo umano , ma bisogna avere l’umiltà di comprendere la grandezza di questi luoghi , anche del semplice fatto di tutti quelle persone che sono perite da eroi mantenendo il giuramento fatto verso la patria a cui hanno donato la vita .
Da Camporovere m. 1054 si risale la strada (solo in parte asfaltata) che porta al M. Rasta m. 1214 e quindi ai resti della Caserma difensiva dell’interrotto m. 1381. Da qui seguendo la strada sterrata (ai bivi con altre strade tenere la prevalente direzione nord seguendo la dorsale), si arriva nei pressi del M. Mòsciag (q. 1527 m.) superato il quale sempre lungo la strada si scende dalla conca prativa dei cimiteri Mòsciag 1 e 2 collegandosi quindi al sentiero 833 (50 minuti) dal forte.
Notizie storiche
Forte Interrotto
Le poche notizie esistenti rintracciabili nei testi in commercio, collocano la realizzazione della Caserma difensiva di M.te Interrotto, ad opera (o forse su progetto) del gen. PIANNEL, nella seconda metà dell'ottocento e più precisamente attorno al 1883. Tale notizia trova peraltro una prima conferma nella cartografia dell'epoca.
La struttura appare estremamente semplice nella sua impostazione che palesa le concezioni e le teorie sulle fortificazioni (prima ancora che le tecnologie e le tecniche costruttive) proprie del periodo in cui venne ideata e realizzata. Costruita interamente in materiale pietroso, con pianta rettangolare rinforzata diagonalmente da due torri e circondata da un fossato della larghezza di mt. 4 e profondità media di mt. 5, la caserma difensiva appare infatti completamente diversa dalle opere corazzate realizzate sull'Altopiano negli anni immediatamente precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale. E proprio il suo aspetto medioeval - guerresco - come ricordava lo storico vicentino Gianni Pieropan - ha da sempre colpito la fantasia dei sempre numerosi visitatori che lo considerano una sorta di "castello" medioevale: appellativo che compare peraltro in una mappa inglese del settembre 1918 "Intelligence map n. 2., G.H.Q., 18 september 1918"
Il forte - in senso stretto - non venne al contrario mai armato anche in considerazione della sua posizione troppo esposta al tiro delle artiglierie italiane e delle caratteristiche della sua struttura. E proprio in occasione della offensiva italiana del giugno 1917 (la cosiddetta Battaglia dell'Ortigara) e soprattutto nel corso della battaglia del giugno 1918 (la "battaglia del solstizio") il forte fu ripetutamente centrato dalle artiglierie italiane ed alleate.
Cimitero Mòsciag 1 e 2
In questi due cimiteri dei caduti di guerra , riposano 1142 soldati dell’armata Austroungarica . Prevalentemente composta da reggimenti Stiriani , che sono caduti in questo territorio nelle battaglie del 1915-1918 .
Cimitero Mòsciag 3
In questo cimitero dei caduti riposano 209 soldati dell’armata Austroungarica , in maggioranza provenienti da reggimento fucilieri n°3 che sono caduti nelle battaglie del 1915-1919.
Questi cimiteri sono stati restaurati nel 1989-1990 con la collaborazione della Comunità montana , del Comune di Asiago , delle forze Armate Italiane , dell’associazione Nazionale Alpini , di alcuni privati e della Croce Nera Austriaca